La fatica di normare il gioco d’azzardo lecito in Italia, tra bisogni di salute e conflitti di interesse

Casinò PalaceCommento tecnico-scientifico sugli aspetti inerenti il GAP contenuti nel Decreto Balduzzi

Con la conversione in legge dell’otto novembre u.s., il decreto n. 158, comunemente denominato anche come decreto salute o decreto Balduzzi, assume una strutturazione definitiva, incorporando diversi emendamenti proposti durante il lavoro parlamentare. Il decreto assume particolare importanza per quanti operano nel campo dello studio, della prevenzione, cura e riabilitazione dei problemi correlati al gioco d’azzardo patologico in quanto rappresenta il primo atto emanato dal Ministero della Salute su questa importante tematica di salute pubblica. ALEA, di comune accordo con AND, ha predisposto un documento analitico, reperibile sul sito delle due associazioni, per formulare alcune considerazioni sulle parti del decreto che direttamente intervengono in materia di gioco d’azzardo, in particolare gli Artt. 5 e 7, i cui punti principali sono di seguito trascritti.

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Recensione di “To play or not to play: A personal dilemma in pathological gambling”

Normalmente si tende ad avere una preferenza a evitare le perdite piuttosto che scommettere per guadagni maggiori, ma nel caso dei giocatori d’azzardo patologici, le ricerche dimostrano che questi fanno scelte peggiori rispetto agli individui non patologici in condizioni di rischio e incertezza (Ladouceur e Waler 1996, Bechara, 2003, 2005). Nella ricerca qui presentata, svolta in collaborazione tra la SIIPaC e l’Università di Trento, si è investigata l’avversione alla perdita utilizzando un rigoroso paradigma nel campo economico, in congiunzione ai risultati di tratti personali e misure riportate dagli stessi giocatori in trattamento clinico. La comparazione è avvenuta tra 20 giocatori in trattamento e altrettanti non giocatori. I giocatori patologici sono stati ulteriormente differenziati per la lunghezza del trattamento: quelli alle fasi iniziali (<6 mesi) o alle fasi successive (>18 mesi).

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Distretto Azzardo Italia: dentro o fuori dal mondo scientifico?

Gioco eccessivo: conoscere, prevenire, ridurre i rischi. Questo il titolo di un convegno che si è tenuto a Neuchatel (Svizzera) lo scorso mese di gennaio. In modo chiaro e pragmatico, in tipico stile svizzero, vengono messi in ordine i vari passaggi necessari per porre in essere azioni efficaci di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo: per prevenire e ridurre i rischi è prima necessario conoscere…. Solo sei italiani erano presenti al congresso, che ha avuto ampio respiro internazionale e che era inserito in un ricco programma scientifico che va avanti stabilmente dal 2005 (anno della prima edizione).

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Sotto la notizia, il falso

Darlin Do You GambleCominciano le conferme, ma prosegue la manipolazione delle notizie: ottenuta diffondendo una terminologia inappropriata e fuorviante. “Nella crisi, gli italiani riducono la spesa per i giochi pubblici. Stanno perdendo la speranza persino nella Dea Bendata”. Tg e giornali hanno rimbalzato la notizia. Come stanno le cose? E’ una informazione attendibile? E perché è stata diffusa? Il lessico impiegato è quello appropriato ?

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“Slot: le intermittenti luci di Franco”, il docu-film dell’azzardo

slotQuando Dario Albertini mi chiamò per avere consulenza in materia d’azzardo pensai che sarebbe stato difficile risuscire a rappresentare onestamente un dramma come questo. Che la “fiction” avrebbe preso il sopravvento e che gli attori non professionisti (amici di Franco, il protagonista) non sarebbero riusciti a portare in scena le emozioni e gli stati d’animo ambivalenti che la vicinanza con un giocatore patologico scatena. Ho dovuto ricredermi.

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Women who gamble. A group clinic experience through the circus metaphor and other stories

Presentazione AND - ALEA alla 9th European Conference on Gambling Studies and Policy Issues, 19/21 settembre 2012,  Loutraki. Greece - Fulvia Prever AND (Azzardo e Nuove Dipendenze), ALEA - Valeria Locati AND (Azzardo e Nuove Dipendenze)

L’obiettivo di questo lavoro è di mostrare l'impatto del gioco d’azzardo femminile in Italia, le sue principali caratteristiche, le cause della sua escalation, e la pesante ricaduta sulla famiglia e la società. Partendo dall’analisi della ristretta letteratura sull’argomento e dalle osservazioni cliniche delle autrici, viene descritto il processo terapeutico a orientamento sistemico di un gruppo aperto, con particolare attenzione alle relazioni nel gruppo.

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Recensione del libro “Troppe Vite in Gioco - I familiari, vittime sconosciute del gioco d’azzardo”

troppeviteingiocoL’autore, giocatore patologico da più di 30 anni, da 11 anni dichiara di aver smesso di giocare. Partendo dalla propria esperienza, che viene descritta nel libro e consapevole di quanto il perdere il controllo sul gioco d’azzardo distrugga la vita non solo del giocatore ma anche dei propri familiari, l’autore si rivolge direttamente a loro. E’ un libro molto pratico, all’interno del quale i familiari possono trovare suggerimenti molto utili ed anche efficaci su come affrontare il problema all’interno del proprio nucleo:

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L’AMBULATORIO SPECIALISTICO SPERIMENTALE PER IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO DELL’ASSOCIAZIONE AND-AZZARDO E NUOVE DIPENDENZE

Quando ci interroghiamo sulla valutazione dell'esito dei trattamenti del disturbo da gioco d'azzardo patologico può essere utile porsi anche nell’ottica della cornice entro cui tali trattamenti si svolgono o vengono programmati, dal momento che essa a volte può essere fortemente incidente anche sull’esito clinico. La narrazione dell’esperienza in oggetto vuol provare a far riflettere su quanto siano determinanti gli aspetti organizzativi e legislativi sulla effettiva possibilità di rendere cure stabili, efficaci e valutabili dal punto di vista clinico.

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Orthos: Programma Residenziale di Psicoterapia Intensiva per Giocatori D’azzardo

dionisoIl presente contributo riporta i risultati emersi da una ricerca sugli outcomes dei primi cinque anni di sperimentazione del trattamento in ambito residenziale del Programma Orthos per giocatori d’azzardo patologico. Il nostro Paese si distingue per la ricchezza di trattamenti ambulatoriali e residenziali mirati al superamento delle condizioni di tossicodipendenza.

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