Gambling Ladies in Neuchatel

Quest'anno presso l'Università di Neuchatel, si è svolto il terzo simposio internazionale "Jeu Excessif, Connaitre, Prevenir, Reduir les Risques" con più di cento relatori di diversi paesi europei e extraeuropei, simposio che già ci aveva visto partecipi nel 2008 a Losanna.
Per noi italiani ha rappresentato, finalmente, una boccata d'aria fresca al di fuori della bagarre politico-pseudoscientifica di cui anche il Gioco d'azzardo patologico è ormai impregnato, ed un confronto necessario con realtà differenti e spesso più avanti nella disamina delle problematiche connesse alla patologia. Di rilievo sono stati gli interventi sull'incidenza e la prevenzione del gioco online, soprattutto da parte dei francesi, e il programma di terapia online messo a punto dagli svedesi (Thomas Nilsson).

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Valutazione di esito di un gruppo di giocatori d’azzardo patologici, malgrado le cure

“… la semplice idea che la malattia di cui soffriva Nataŝa non poteva esser loro nota, come non può esser nota nessuna delle malattie da cui è colpito ogni uomo vivo; ogni uomo vivo infatti ha le sue peculiarità e ha sempre una malattia speciale e sua propria, nuova, complicata sconosciuta alla medicina.” (L. Tolstoj, Guerra e pace, Libro terzo, cap. XVI)

Occuparsi della terapia di un disturbo porta necessariamente a focalizzare lo sguardo sul particolare, sul caso singolo: l’atteggiamento che ci guida è quello di definire la giusta alchimia terapeutica per la persona sofferente che si rivolge a noi. Parallelamente, l’atteggiamento scientifico, cui la medicina e la psicologia dovrebbero tendere, ci obbliga a sollevare lo sguardo e analizzare gli effetti del nostro operato in modo da valutarne l’appropriatezza, come suggerisce Skinner: “Certamente la scienza è più che un insieme di atteggiamenti, è anche la ricerca di un ordine, di certe uniformità, di relazioni tra gli eventi della natura, basate su leggi costanti. Essa ha inizio, come tutti noi sempre iniziamo, con l’osservazione di episodi singoli, ma passa poi rapidamente alla regola generale, alla legge scientifica” (Skinner, 1953).

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Quando solo la cronaca ci fa riflettere ... Ma i buoi sono già scappati

preiti2Di questi giorni notizia dell'ennesimo atto di disperazione e violenza..in qualche modo connesse al gioco d'azzardo. "Preiti spara ai carabinieri davanti a Palazzo Chigi..voleva che gli sparassero.." Ovviamente tante sono le componenti di questo disastro, di una vita dove la perdita dell'attività lavorativa si intreccia coi i fallimenti esistenziali, la crisi e la disoccupazione,fino all'estremo rilancio nel gioco.. Il gioco d'azzardo certo non è l'unico componente, ma ne è amplificatore, acceleratore del disastro..ciò che mi colpisce e come il gioco rappresenti sempre più spesso per molti, troppi, l'ultima spiaggia..

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Recensione a The Wiley-Blackwell Handbook of Disordered Gambling

The Wiley-Blackwell Handbook of Disordered Gambling. - David CS Richard, Alex Blaszczynski, Lia Nower (Editors). - John Wiley & Sons, 2014, Chichester

Blaszczynski e Nower sono ben noti per essere tra i maggiori studiosi delle problematiche azzardo-correlate e per aver proposto, nell’ormai lontano 2002, il famoso modello dei tre percorsi patogenetici. Si comprende quindi l’interesse che suscita l’apparizione di un nuovo testo curato da questi due ‘mostri sacri’. La pubblicazione di una monografia non è certamente una novità assoluta per Alex Blaszczynski, uno dei curatori di un altro bel libro, In the Pursuit of Winning uscito a fine 2007 per la Springer, e autore del manuale di auto-aiuto Overcoming Compulsive Gambling: A Self-help Guide Using Cognitive Behavioral Techniques.

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Recensione del romanzo "Comprare il sole" di Sebastiano Vassalli

lotteriaEbbene sì, in questa storia avviene quello che tutti noi clinici non riusciamo mai a studiare dal vivo: quel che accade quando davvero un giocatore fa 6 al superenalotto, quando insomma la vincita è di quelle che ti cambiano la vita!

- C’era una volta, in un Paese vicino vicino, una ragazza senza sogni che all’improvviso, come per magia, diventò ricca… Sei numeri su un biglietto si trasformarono per pura fortuna in un numero solo, a otto cifre - 21.600.000 euro - e lei esclamò: «Ho vinto!».-

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FUMETTISTA D'AZZARDO

solomiaMi chiamano Stefano Acerbi e dicono che ho ancora 39 anni. Che vivo a Milano con mia moglie e mia figlia. Avrei terminato gli studi presso la Scuola d'Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano, corso di fumetto, con votazione 30/30 e lode. Nella vita, fare sia l'educatore che il "docente" di fumetto presso la Civica Scuola d'Arte "W. Ciola" di San Donato Milanese è una scommessa quotidiana.
Credo di disegnare da sempre, non ricordo di avere mai smesso..

Recensione del libro “Troppe Vite in Gioco - I familiari, vittime sconosciute del gioco d’azzardo”

troppeviteingiocoL’autore, giocatore patologico da più di 30 anni, da 11 anni dichiara di aver smesso di giocare. Partendo dalla propria esperienza, che viene descritta nel libro e consapevole di quanto il perdere il controllo sul gioco d’azzardo distrugga la vita non solo del giocatore ma anche dei propri familiari, l’autore si rivolge direttamente a loro. E’ un libro molto pratico, all’interno del quale i familiari possono trovare suggerimenti molto utili ed anche efficaci su come affrontare il problema all’interno del proprio nucleo:

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Gender Issues in Gambling

 

stuttgart uni

Nella splendida cornice dell'Università di Hohenheim, Stoccarda, si è svolto il 31 marzo scorso il simposio internazionale "gender issues in gambling", organizzato dal centro di ricerca diretto dal prof. Tilman Becker e dalla dott.ssa Andrea Woehr. Nonostante alcune difficoltà in relazione allo spostamento della data di ottobre, è stato un momento notevole e importante; finalmente l'incontrodi clinici e universitari sul tema della differenza di genere nel gambling, riferite ad esperienze specifiche di cinque diversi paesi, Germania, Austria, Inghilterra, Italia e Lussemburgo.

Alea è stata rapprentata da Fulvia Prever

Commento a "Vivere Senza Slot – Storie sul gioco d’azzardo tra ossessione e resistenza" di Claudio Dalpiaz

senzaslotAbbiamo in Italia più di 400.000 slot il che significa una media di una ogni centrocinquanta abitanti. Più di 800.000 cittadini giocano in modo seriamente problematico. La spesa pro capite per il gioco d’azzardo in diverse regioni supera i 2000 euro l’anno. Negli ultimi dieci anni, la concentrazione dei capitali e lo sviluppo della crisi economica sono stati accompagnati da un aumento del 250% nel volume d’affari legato all’azzardo.

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