Commento a: “Il Gioco d’Azzardo Patologico” - J.E. Grant, M.N. Potenza
J.E. Grant, M.N. Potenza“Il Gioco d’Azzardo Patologico” Springer (Milano, I edizione, 2010) EDIZIONE ITALIANA A CURA DI MASSIMO CLERICI
Negli ultimi decenni l’attenzione dei clinici e ricercatori di tutto il mondo nei confronti del disturbo da giocod’azzardo è andata aumentando sempre di più, tant’è che la mole di ricerca prodotta negli ultimi dieci anni hafatto si che la patologia venisse riclassificata, all’interno del nuovo DSM-V, nel capitolo dei “Disturbi da dipendenza e correlati all'uso di sostanze”.
L’ampia diffusione di questa patologia, la cui prevalenza risultamaggiore di quella del disturbo Bipolare e della Schizofrenia, e le conseguenze negative a livello individuale,sociale, lavorativo e interpersonale a cui la patologia non trattata spesso porta, hanno reso necessaria unamaggior conoscenza del fenomeno in tutti i suoi ambiti. I due autori, psichiatri e rinomati ricercatori americani, offrono - con questo volume - una panoramica generale del disturbo che comprende l’epidemiologia, i modelli eziologici, la sintomatologia, le comorbidità e il trattamento (per ulteriori dettagli vedere la prefazione all’edizione in lingua originale). Attualmente, le conoscenze nel campo del trattamento del disturbo da giocod’azzardo, sia in ambito psicologico che psicofarmacologico, stanno dando risultati promettenti. Tuttavia,criticità messa in evidenzia dagli stessi autori del volume, ancor oggi le ricerche sottolineano come solo una minima percentuale di soggetti dipendenti dal gioco d’azzardo venga riconosciuta come tale e, quindi, successivamente trattata. Da questi dati si delinea l’opinione che un obiettivo di fondamentale importanza dovrà essere proprio quello di aumentare le conoscenze e di dare ai clinici, non solo dei servizi di salute mentale ma anche di quelli della medicina generale, tutti gli strumenti necessari affinché riconoscano tempestivamente e precocemente il soggetto con disturbo da gioco d’azzardo. A tal scopo, numerosi strumenti di screening e di diagnosi specifica sono stati sviluppati e creati in tutto il mondo e rappresentano, oggi, interessanti campi di ricerca in costante evoluzione. Il volume potrà essere, quindi, di prezioso aiuto sia ai clinici che ai ricercatori specializzati nel campo in oggetto fornendo una visione completa e aggiornata delle ricerche e delle conoscenze fino ad ora effettuate mentre, per quelli meno esperti, permetterà di avvicinarsi ad una patologia sempre più diffusa, diventando una guida che li aiuterà ad identificare precocemente soggetti “dipendenti” e ad indirizzarli ad un percorso di cura più adeguato.
Silvia Ronzitti
Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università degli studi Milano Bicocca (Direttore: Prof. Massimo Clerici)