Alea Bulletin

Bollettino di informazione specialistica in materia di azzardo. La redazione di Alea Bulletin, con periodicità variabile, raccoglie riflessioni, approfondimenti, recensioni, al fine di alimentare il dibattito scientifico e di offrire alla comunità degli operatori che lavorano nel settore informazioni corrette ed aggiornate.

Il mercato dei comportamenti a rischio tra politiche e ingenuità

I fatti
Il 16 ottobre scorso la campagna Mettiamoci in gioco 1 (MiG) e Sistema Gioco Italia (SIG), ovvero gli industriali del gambling, firmano a sorpresa un protocollo di intesa. Ad essere colti di sorpresa non è solo il mondo dell’informazione e del sociale, ma anche molte delle stesse realtà che costituiscono il cuore pulsante di MiG. I vertici di diverse associazioni, ad esempio Alea, uno dei soggetti fondatori, Libera e Auser, dichiarano di non essere stati consultati prima della firma e di non aver potuto discutere adeguatamente il testo dell’accordo. Se il comunicato stampa di MiG che ne dà l’annuncio lascia di stucco, il testo firmato raggela

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Un cappello pieno di spine

SEZIONE SPECIALE: Un’analisi operante nell’insorgenza del disturbo da gioco d’azzardo Relazioni tratte dal seminario del 13/6/2014 – presso la sede della Caritas Ambrosiana a Milano.

ALEA e AND-Azzardo e Nuove Dipendenze nel mese di giugno hanno chiamato a raccolta 81 operatori professionali in un interessante seminario di studi. In questa sezione speciale, si trovano molti dei contribuiti presentati dagli oratori invitati. Tema del seminario è un aspetto poco approfondito del gioco d’azzardo: il condizionamento operante, già messo in relazione con il gioco d’azzardo nel secolo scorso da Frederic Bhurrus Skinner, lo psicologo che lo ha teorizzato. Abbiamo analizzato il ruolo del condizionamento operante da tanti punti di vista: da quello della psicologia, dell’antropologia, della sociologia, della neurobiologia, della cibernetica, e della psichiatria. L’argomento trattato nel seminario è originale perché ribalta le responsabilità rispetto alla patologia dell’azzardo.

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Commenti e conclusioni del moderatore

Quello del Gioco d’azzardo è un Sistema, che attraversa molti livelli, contesti, dimensioni. Si può dire che nessuna dimensione vi sfugga: si può passare dall’epistemologia della conoscenza, del condizionamento, dei comportamenti che diventano intervento di “cura” da parte degli imprenditori dell’azzardo, quindi dal livello più sofisticato, più etereo, più astratto a quello più incisivo sulla vita reale, nuda, delle persone. Il gioco d’azzardo ha toccato i meccanismi istituzionali, e si possono vedere il cambiamento sovversivo che la Costituzione ha subito, l’assenza di un dibattito pubblico, la manipolazione delle parole, un vero e proprio attentato al significato delle parole, con l’invenzione di una neolingua. Sarebbe interessante proporre un seminario che analizzi questa neolingua orwelliana, per cui i fenomeni, le entità concrete non si chiamano più con i loro nomi, ma si inventa una sintassi dolciastra, untuosa, in cui i significati vengono stravolti, e c’è una rivoluzione appunto della semantica per cui i termini acquistano altro significato, altro suono, funzionali a ben altri scopi.

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NEUROBIOLOGIA DEL CONDIZIONAMENTO OPERANTE: DOPAMINA, APPRENDIMENTO E DISTURBO DA GIOCO D’AZZARDO

La neurobiologia del condizionamento operante è una parte della complessa neurobiologia del gioco d’azzardo patologico: estrapolarla ci aiuta a mettere a fuoco un momento cruciale nel percorso di apprendimento della dipendenza da gioco d’azzardo. In un fondamentale articolo apparso su Addiction nel 2002 Alex Blaszczynski e Lia Nower suddividono i giocatori d’azzardo patologici in tre tipologie, ma nella storia naturale della loro progressiva perdita di controllo sul gioco d’azzardo evidenziano che tutte e tre hanno in comune gli stessi fattori ecologici e le stesse modalità di apprendimento. I fattori ecologici sono l’aumentata disponibilità e l’aumentata accessibilità ai giochi d’azzardo. Disponibilità e accessibilità sono conseguenza delle scelte politiche e legislative di ciascun paese utili a creare e sostenere un ambiente in cui il gioco d’azzardo sia socialmente accettato, incoraggiato e promosso.

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Presentazione del "Manuale sul gioco d’azzardo patologico. Diagnosi, Valutazione e Trattamenti."

Bellio G., Croce M., a cura di, (2014): Manuale sul gioco d’azzardo patologico. Diagnosi, Valutazione e Trattamenti. Franco Angeli, Milano.

La realtà può presentarsi in forma ordinata o disordinata, sia nel tempo che nello spazio. L’uomo ha sempre avuto difficoltà a capire il disordine e l’imprevedibilità 1 . Lo stesso atto creativo di Dio viene interpretato dalla tradizione come un porre ordine, separare una entità dall’altra, accomunare, organizzare. Sul piano evolutivo, possiamo ritenere che per i nostri antenati fosse più vantaggioso per la sopravvivenza poter rilevare le somiglianze, le sequenze, le regolarità: acqua -> animali che si abbeverano -> caccia -> cibo. Ogni essere umano tende quindi per sua natura a riconoscere forme anche laddove esse rappresentano una illusione o, più propriamente, una proiezione: su questo principio si fonda un test proiettivo come il Rorschach, e su questa tendenza prosperano i vari venditori di previsioni sulle uscite al Lotto. Di fronte alla casualità l’uomo si sente a disagio, non la comprende, la teme, ma pure ne è attirato e sfidato.

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Alla Ricerca dell'Estinzione del Condizionamento Operante

Il contributo offerto dagli approcci comportamentali, per svelare i meccanismi di condizionamento impliciti nei sistemi di gioco d'azzardo è stato di notevole importanza. Questi approcci studiano in modo particolare la complessa interazione tra ambiente e uomo, tra stimoli ambientali e risposte, approfondiscono la capacità di apprendere e modellare il comportamento umano, in relazione a nuovi e diversi stimoli proposti dall'ambiente o da nuovi contesti e dalle ricompense o punizioni ricevute. Il gioco d'azzardo non fa eccezione, infatti la situazione di gioco può essere descritta come una attività piena di interessanti e variegati stimoli e ricompense, molto appetibili e attraenti per le persone, come le sale confortevoli e accoglienti, esteticamente accattivanti, suoni e luci piacevoli e gratificanti interazioni sociali, nonché possibili vincite.

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Recensione a "Addiction by Design" di N. Dow Schüll

(tratta da La Scommessa, febbraio 2014). N. Dow Schüll; Addiction by design. Machine gambling in Las Vegas. Princeton NJ 2012: Princeton University Press. 12 + 442 pagine. ISBN 978-0-691-12755-2.

Natasha Dow Schüll è professore associato al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Ha fatto un soggiorno di studio di molti anni a Las Vegas, per studiare le macchine da gioco. Ne ha una visione in parte diversa, da quella di sociologi, psicologi, economisti, psichiatri, che pure ne hanno scritto. La versione di un’antropologa. Che cosa inchioda certe persone a certe macchine, al punto da dimenticare la loro stessa vita? L’autrice interroga parecchi giocatori, ma ricerca anche nella storia delle macchine da gioco, e del business che vi sta dietro.

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Dopamina fasica, apprendimento per rinforzo e motivazioni intrinseche.

Applicazioni alla robotica e spunti per un approccio sottocorticale allo studio dell'addiction

Vieri Giuliano Santucci – Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Roma. 1. Reward e predizione I rinforzi (positivi e nagativi) giocano un ruolo fondamentale nel determinare il comportamento degli agenti biologici. I rinforzi positivi (reward) sono in grado di incentivare la risposta agli stimoli ad essi associati: stimoli appetitivi, per esempio, inducono gli agenti all'approccio e alla consumazione. Vista l'importanza dei reward (generalmente collegati a necessità primarie) è importante per gli agenti biologici poter anticipare, o meglio “prevedere”, gli stimoli ad essi collegati così da poter preparare risposte e comportamenti atti ad ottenerli (da notare come lo stesso principio valga anche per gli stimoli avversivi collegati a rinforzi negativi). La ben nota teoria pavloviana del condizionamento classico riassume bene questi due aspetti.

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Recensione di “To play or not to play: A personal dilemma in pathological gambling”

Normalmente si tende ad avere una preferenza a evitare le perdite piuttosto che scommettere per guadagni maggiori, ma nel caso dei giocatori d’azzardo patologici, le ricerche dimostrano che questi fanno scelte peggiori rispetto agli individui non patologici in condizioni di rischio e incertezza (Ladouceur e Waler 1996, Bechara, 2003, 2005). Nella ricerca qui presentata, svolta in collaborazione tra la SIIPaC e l’Università di Trento, si è investigata l’avversione alla perdita utilizzando un rigoroso paradigma nel campo economico, in congiunzione ai risultati di tratti personali e misure riportate dagli stessi giocatori in trattamento clinico. La comparazione è avvenuta tra 20 giocatori in trattamento e altrettanti non giocatori. I giocatori patologici sono stati ulteriormente differenziati per la lunghezza del trattamento: quelli alle fasi iniziali (<6 mesi) o alle fasi successive (>18 mesi).

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  • Redazione Alea Bulletin

    Beatrice De Luca

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    Mauro Croce

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    Silvia Cabrini

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    Graziano Bellio

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    Claudio Dalpiaz

    Claudio Dalpiaz

    Emilia Serra

    Emilia Serra

  • F.A.Q.

    CHE COS'È QUESTA ROBA ?

    Caro lettore, ha davanti a te Alea Bulletin, una pubblicazione elettronica curata da ALEA in tema di gioco d’azzardo e gioco d’azzardo patologico.

    E CHI È ALEA ?

    Alea è l’associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, la prima società scientifica italiana che si è impegnata nel campo dell’azzardo. Alea riunisce i maggiori studiosi italiani della materia e ha la missione di studiare il fenomeno del gioco d’azzardo e le sue ricadute personali, familiari, sociali, prima fra tutte lo sviluppo della patologia di dipendenza correlata (disturbo da gioco d’azzardo)

    NON SENTIVO IL BISOGNO DI UN’ALTRA MAIL INUTILE NELLA MIA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA.

    Hai tutta la nostra solidarietà: la mail inutili (spam) producono un danno significativo a chi lavora. Alea Bulletin verrà proposto a cadenza dilazionata, 3-4 volte l’anno ed è pronto a cancellarti dalla lista di invio se non ne vuoi più sapere. Le istruzioni per cancellarti sono in coda al Bulletin. Inoltre la mail non contiene la pubblicazione in allegato, ma solamente il link per poter scaricare i contenuti dal sito: ciò rende leggero il messaggio di posta e non appesantisce la tua casella. Abbiamo creato una mailing list iniziale con indirizzi di persone che supponevamo interessate. Se ci siamo sbagliati, ci scusiamo.

    VA BENE, PERÒ PRIMA VOGLIO CAPIRE: COSA C’È DENTRO ‘STO ALEA BULLETIN?

    Alea Bulletin è un prodotto unico nel campo italiano: propone brevi articoli sul tema dell’azzardo, organizzati in rubriche a cadenza variabile: ciò significa che non è previsto che ogni numero ospiti tutte le rubriche. Abbiamo pensato di organizzare gli articoli del Bulletin in: editoriali sintesi e commenti di un articolo significativo dal panorama internazionale sintesi e commento di un articolo significativo dal panorama italiano lavori o report originali su una propria esperienza o ricerca sunti di articolo, relazione o presentazione a convegno da parte dell’autore commenti, opinioni, valutazioni di normative, fatti, dichiarazioni, ed altro, in tema di azzardo recensioni di un manuale, un testo scientifico, un libro di narrativa, un film o altra opera artistica in tema di azzardo ‘fuori sacco’: contributi non organizzabili all’interno delle rubriche precedenti. Altre rubriche potranno essere inserite in futuro. Considera che al momento la pubblicazione, a causa della sua periodicità, non è adatta a commentare l’attualità o a fungere da notiziario con tempestività.

    MMHM... POTREBBE INTERESSARMI DARCI UNA OCCHIATA: TROVERÒ QUINDI GLI ABSTRACT DI ARTICOLI SCIENTIFICI?

    Troverai di più: alcuni articoli significativi verranno riassunti e commentati. Se gli articoli sono reperibili gratuitamente su Internet, ti daremo le coordinate per trovarli. Gli abstract invece li puoi trovare facilmente su Internet. Il ‘copia e incolla’ ci annoia: ci piace di più condividere un nostro pensiero, una nostra valutazione, qualcosa che ha stuzzicato il nostro interesse.

    CHI SCRIVE GLI ARTICOLI?

    Alea Bulletin è primariamente la voce di Alea e dei suoi soci. Potrebbero comparire anche articoli di altre persone non associate che ci sono vicine e che invitiamo a collaborare. Ma se tu hai qualcosa da dire, avanza la tua proposta: i riferimenti sono nelle note in coda al Bulletin.

    VEDO CHE C’È UN COMITATO DI REDAZIONE. FARETE UNA SELEZIONE DEGLI ARTICOLI?

    La qualità è il nostro obiettivo fondamentale perché Alea Bulletin è il nostro biglietto da visita. È importante che gli articoli rispettino i nostri parametri editoriali, ma non abbiamo interesse a selezionare e a escludere a priori. Il comitato è lì per consigliare gli opportuni aggiustamenti ai testi. Comunque ci aspettiamo di ricevere articoli interessanti e contributi originali.

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    UN’ULTIMA COSA: HO LETTO IL BULLETIN, MA NON HO TROVATO NULLA SULLA LUDOPATIA.

    Né mai troverai nulla: questo termine è un neologismo creato da chi guadagna sull’azzardo e quindi fatto rimbalzare ad arte sui mass media e, ahimè, nei documenti governativi. Ludopatia è un termine che non esiste né nei testi scientifici, né nei dizionari di italiano (anche se c’è da scommetterci che presto verrà inserito). Se proprio ci tieni a leggere cose sulla ludopatia, esistono altre pubblicazioni.


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