Recensione del libro “Troppe Vite in Gioco - I familiari, vittime sconosciute del gioco d’azzardo”

troppeviteingiocoL’autore, giocatore patologico da più di 30 anni, da 11 anni dichiara di aver smesso di giocare. Partendo dalla propria esperienza, che viene descritta nel libro e consapevole di quanto il perdere il controllo sul gioco d’azzardo distrugga la vita non solo del giocatore ma anche dei propri familiari, l’autore si rivolge direttamente a loro. E’ un libro molto pratico, all’interno del quale i familiari possono trovare suggerimenti molto utili ed anche efficaci su come affrontare il problema all’interno del proprio nucleo:

Continua a leggere

Orthos: Programma Residenziale di Psicoterapia Intensiva per Giocatori D’azzardo

dionisoIl presente contributo riporta i risultati emersi da una ricerca sugli outcomes dei primi cinque anni di sperimentazione del trattamento in ambito residenziale del Programma Orthos per giocatori d’azzardo patologico. Il nostro Paese si distingue per la ricchezza di trattamenti ambulatoriali e residenziali mirati al superamento delle condizioni di tossicodipendenza.

Continua a leggere

Recensione dello spettacolo teatrale “Se questo é un gioco”

L’ultima proposta formativa del GAT-P ci ha regalato delle emozioni forti.
Mi sono recata da Milano fin nelle valli svizzere di Biasca per vedere in scena lo spettacolo teatrale “Se questo é un gioco”, scritto e ideato dalla compagnia Comteatro di Corsico (in provincia di Milano).
Il gioco d’azzardo é stato “messo in scena” in tutte le sue sfaccettature. La pièce é riuscita a giocare in maniera pungente e intelligente sugli aspetti contrastanti del gioco d’azzardo (illusione-disperazione, avere-essere, razionalità-irrazionalità, divertimento-perdita di controllo, e così via) e ha mostrato una volta di più come, quella che inizia come una passione, un gioco, possa trascinare una persona e coloro che le stanno vicino in una situazione insostenibile.

Continua a leggere

Lettera aperta al Rettore del Politecnico di Milano

fiascoEditoriale di ALEA Bulletin 3/2016

Da alcuni anni l'Università da Lei governata è impegnata, per il tramite di corsi istituzionali o di intere facoltà, anche in attività di studio e di ricerca sul complesso fenomeno del gioco d'azzardo. Accanto a iniziative dall'impianto del tutto limpido e di grande pregio scientifico (e civile) – per esempio quello denomina- to Bet On Math: prevenire l'abuso del gioco d'azzardo con la matematica, curato dal Laboratorio di Formazione Matematica e di Sperimentazione Scientifica – ve ne sono altre che si prestano a rilievi critici molto netti. E a proposito di uno di questi che le indirizzo la presente "lettera aperta".

Continua a leggere

Recensione a "Addiction by Design" di N. Dow Schüll

(tratta da La Scommessa, febbraio 2014). N. Dow Schüll; Addiction by design. Machine gambling in Las Vegas. Princeton NJ 2012: Princeton University Press. 12 + 442 pagine. ISBN 978-0-691-12755-2.

Natasha Dow Schüll è professore associato al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Ha fatto un soggiorno di studio di molti anni a Las Vegas, per studiare le macchine da gioco. Ne ha una visione in parte diversa, da quella di sociologi, psicologi, economisti, psichiatri, che pure ne hanno scritto. La versione di un’antropologa. Che cosa inchioda certe persone a certe macchine, al punto da dimenticare la loro stessa vita? L’autrice interroga parecchi giocatori, ma ricerca anche nella storia delle macchine da gioco, e del business che vi sta dietro.

Continua a leggere

Sotto la notizia, il falso

Darlin Do You GambleCominciano le conferme, ma prosegue la manipolazione delle notizie: ottenuta diffondendo una terminologia inappropriata e fuorviante. “Nella crisi, gli italiani riducono la spesa per i giochi pubblici. Stanno perdendo la speranza persino nella Dea Bendata”. Tg e giornali hanno rimbalzato la notizia. Come stanno le cose? E’ una informazione attendibile? E perché è stata diffusa? Il lessico impiegato è quello appropriato ?

Continua a leggere

Gambling Ladies in Neuchatel

Quest'anno presso l'Università di Neuchatel, si è svolto il terzo simposio internazionale "Jeu Excessif, Connaitre, Prevenir, Reduir les Risques" con più di cento relatori di diversi paesi europei e extraeuropei, simposio che già ci aveva visto partecipi nel 2008 a Losanna.
Per noi italiani ha rappresentato, finalmente, una boccata d'aria fresca al di fuori della bagarre politico-pseudoscientifica di cui anche il Gioco d'azzardo patologico è ormai impregnato, ed un confronto necessario con realtà differenti e spesso più avanti nella disamina delle problematiche connesse alla patologia. Di rilievo sono stati gli interventi sull'incidenza e la prevenzione del gioco online, soprattutto da parte dei francesi, e il programma di terapia online messo a punto dagli svedesi (Thomas Nilsson).

Continua a leggere

Commento a: "The D(2/3) dopamine receptor in Pathological Gambling: A PET study (...)"

NeuronThe D(2/3) dopamine receptor in Pathological Gambling: A PET study with [(11) C]-(+)-Propyl-Hexahydro-Naphtho-Oxazin and [(11) C] Raclopride. Addiction (Nov 2012) - Boileau I, Payer D, Chugani B, Lobo D, Behzadi A, Rusjan PM, Houle S, Wilson AA, Warsh J, Kish SJ, Zack M.

In questo lavoro gli autori hanno indagato la relazione fra recettori dopaminergici nei Giocatori d'Azzardo Patologici e controlli normali bilanciati per variabili socio-demografiche. Il gioco d'azzardo patologico condivide varie caratteristiche cliniche, fenomenologiche e epidemiologiche con il disturbo da dipendenza da sostanze, tanto da essere attualmente definito una dipendenza comportamentale.

Continua a leggere

Women who gamble. A group clinic experience through the circus metaphor and other stories

Presentazione AND - ALEA alla 9th European Conference on Gambling Studies and Policy Issues, 19/21 settembre 2012,  Loutraki. Greece - Fulvia Prever AND (Azzardo e Nuove Dipendenze), ALEA - Valeria Locati AND (Azzardo e Nuove Dipendenze)

L’obiettivo di questo lavoro è di mostrare l'impatto del gioco d’azzardo femminile in Italia, le sue principali caratteristiche, le cause della sua escalation, e la pesante ricaduta sulla famiglia e la società. Partendo dall’analisi della ristretta letteratura sull’argomento e dalle osservazioni cliniche delle autrici, viene descritto il processo terapeutico a orientamento sistemico di un gruppo aperto, con particolare attenzione alle relazioni nel gruppo.

Continua a leggere


Seguici su Twitter
  • Il poker consente di dimenticare tutto, compreso il fatto che non possiamo permetterci di giocare.
    Philippe Bouvard
  • Il senso del cavallo è un buon giudizio che trattiene i cavalli dallo scommettere sulle persone.
    W.C. Fields
  • Il gioco è un suicidio senza morte.
    André Malraux
  • "Non avendo pensieri da scambiarsi, si scambiano le carte, e cercano di portarsi via l'un l'atro i fiorini"
    A. Schopenauer
  • Nessun cane può correre così veloce come i soldi che scommetti su di lui.
    Bud Flanagan
  • Il giocatore d'azzardo quanto più è bravo nel suo mestiere, tanto più è disonesto.
    Publilio Siro
Resta in contatto !

ALEA – associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio - Licenza Creative Commons - CF e PI  01010650529 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - HTML5 and CSS3 compliant - I contenuti del sito ALEA sono distribuiti con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported